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L’Invalidità Permanente: Definizione e Significato

Il termine “invalidità permanente” si riferisce a una forma di grave disabilità fisica che è causata da un incidente o da una malattia, come un’invalidità temporanea.

L’invalidità permanente richiede che la lesione sia irreparabile e che influisca sulla vita dell’assicurato in modo permanente.

La lesione deve anche verificarsi dopo l’incidente per essere direttamente collegata ad esso, così come impedire all’assicurato di svolgere qualsiasi attività lavorativa.

Per calcolare l’indennizzo in seguito all’invalidità permanente, si utilizzano delle tabelle istituzionali. Un’organizzazione nazionale che si occupa di infortuni e malattie professionali e un’associazione assicurativa producono e aggiornano queste tabelle.

Ad ogni tipo di menomazione viene assegnata una valutazione percentuale in base alla perdita della capacità lavorativa. Le menomazioni anatomiche e sensoriali sono i due tipi di menomazioni della tabella. Una menomazione anatomica è quella che colpisce il corpo e la sua capacità di muoversi, mentre una menomazione sensoriale è quella che colpisce i cinque sensi.

Come risultato di menomazioni multiple, le percentuali di ciascuna di esse possono sommarsi e persino raggiungere il 100%, che è la definizione di invalidità totale. Inoltre, anche le menomazioni che non sono esplicitamente considerate nella tabella possono influenzare il risultato.

Gli esaminatori medici devono condurre una valutazione prima che il risultato possa essere determinato.

La compagnia assicurativa può aumentare il premio per un assicurato in base alla sua specifica attività lavorativa. È anche possibile che l’invalidità permanente risulti in un risarcimento più alto di quello stabilito nella tabella. Coloro che hanno un reddito elevato possono approfittare di questa opzione.

Come per le menomazioni, anche la franchigia può essere calcolata in percentuale. Il meccanismo di risarcimento, se c’è una franchigia, funziona in modo simile all’inabilità temporanea. Pertanto, l’importo causato dall’incidente deve essere sottratto dall’importo previsto dalla franchigia.

Usando la franchigia del 6% in combinazione con l’invalidità del 16%, la compensazione sarebbe del 10%.

La differenza tra un’invalidità che è inferiore alla franchigia della polizza e quelle che non lo sono non sarà compensata.

Di conseguenza, se si applica una franchigia del 6% e il danno è determinato al 3%, l’assicurato non sarà risarcito.

Le franchigie di queste polizze, tuttavia, sono generalmente tenute al minimo.

autore del sito Assicurazionialtelefono.it

L’Autore

Marco P.

Da anni sono appassionato di economia e finanza, e il mio obbiettivo con questo sito è quello di chiarire alcuni dubbi e quesiti riguardanti il settore delle assicurazioni.

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